mercoledì 3 agosto 2011

Muoia Sansone con tutti i filistei

Oggi qualsiasi sito di informazione titola sull'attesa per l'intervento di Berlusconi alle Camere, chiedendosi cosa dirà e quali saranno poi le reazioni dei mercati (reazioni per le quali il discorso è stato posticipato a sera, come se i mercati avessero orari di chiusura reali).
Il problema, però, è che qualsiasi cosa dica il Presidente del Consiglio ha ormai credibilità meno che nulla, essendo lo stesso individuo che sostenne nel 2008 che la crisi non esisteva, nel 2009 che era ormai passata, nel 2010 che l'Italia stava meglio di ogni altro Stato europeo, e pochi mesi fa prometteva la "scossa" all'economia.

Perchè si abbia un effetto positivo dalle sedute di stasera l'unico annuncio utile sarebbe quello delle proprie dimissioni, seguito immediatamente da un passaggio al Colle e dalla espressa disponibilità di tutti i gruppi parlamentari a collaborare, così come proponevo qualche giorno fa.
Ma sappiamo che l'ego di Berlusconi è più forte di qualsiasi preoccupazione per l'interesse nazionale: la fine che lui predilige è quella che MOretti profetizzò ne "Il caimano".

3 commenti:

  1. Scusa Raser,
    non è l'ego ipertrofico che gli impedisce di dimettersi, ma i processi dai quali deve difendersi facendo approvare dalla maggioranza le solite leggi ad delinquentem.
    Non ti pare?

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  2. mah, io mi sono ormai convinto che, vista anche la scarsa efficacia effettiva delle leggiucchie dei vari pecorella, taormina, ghedini, ecc., l'unica forza motrice di berlusconi che continua a ipemdirgli di non ritirarsi ad antigua sia la megalomania accompagnata dall'orgoglio smisurato... e nella sua incoscienza è ancora convinto di potersi fare eleggere al quirinale

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  3. Insomma, le tante prescrizioni collezionate sarebbero state condanne, senza le leggi di cui sappiamo, e una di queste riguarda la corruzione in atti giudiziari.
    Non è roba da poco.

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