giovedì 14 luglio 2011

Todo Cambia


Oggi, intorno alle 17 e 30, ascoltavo l'intervento del direttore de "Il Giornale", Alessandro Sallusti, su Radio Padania, alla trasmissione "Che aria tira" di Roberto Ortelli.

Ebbene, nel mezzo delle solite banalità, emesse tra i supini assensi del conduttore, Sallusti ha tirato fuori un ragionamento che mi ha fatto sobbalzare: si parlava della sentenza CIR-Mondadori, e Ortelli ha chiesto se la sentenza potesse considerarsi "a orologeria", convinto di aver messo lì un assist perfetto. Ma, dopo aver premesso che naturalmente la sentenza era l'ennesimo tentativo "ammazzaberlusconi", Sallusti ha tirato fuori la perla: l'esito era atteso e che sarebbe stato in questi giorni si sapeva, per cui non c'è un disegno, ma  certo in un periodo così delicato, quando avrebbe avuto necessità di concentrarsi sulla crisi, Berlusconi non pùò che essere distratto dai 560 milioni da versare a CIR.

Insomma, dopo 17 anni a cercare di convincerci in ogni modo, lui e i suoi corrispettivi, che il conflitto di interessi non esiste e che Silvio delle sue aziende non si occupa più (ad eccezione del Milan), Sallusti se ne esce con una confessione così, forse involontaria, ma certo plateale.

Proprio vero che "todo cambia", proprio mentre viene approvata la manovra del Governo Berlusconi che anzichè "mettere le mani nelle tasche degli italiani" sfila loro tutti i pantaloni.

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