mercoledì 13 luglio 2011

Ancorchè destinato a fallire


Ho letto il come al solito splendido post di Malvino inerente all'approvazione da parte della Camera del testo di Legge sul testamento biologico. Ovviamente sottoscriverei fino all'ultima virgola quanto scrive Luigi Castaldi, se solo potessi... Ma non posso.

Non posso perché purtroppo non sono medico, e quindi non avrò la possibilità di "arrangiarmi" qualora mi trovassi nella spiacevole situazione di voler decidere come concludere la mia vita. Sono quindi parte di quella minoranza di italiani che, in modo lungimirante, non intendono aspettare di trovarsi direttamente coinvolti per pensare quanto sia ingiusto vedersi negare un diritto. Sono profondamente convinto che la larga maggioranza dei cittadini italiani condivida quanto pensano i Radicali e il Senatore Marino, ma sono altrettanto convinto, come Malvino e la Roccella, che un eventuale Referendum abrogativo avrebbe lo stesso esito di quello sulla demenziale Legge 40.
Tuttavia io, a differenza di Castaldi, non ho altri mezzi per svincolarmi da questa futura Legge contro il testamente biologico (chiamiamola col suo nome), che non si limita a sostenere che l'impianto di un tubo nel mio stomaco non sia una terapia, ma stabilisce che quei già scarsi paletti che mi lascerebbero mettere nella Dat non varranno nulla a fronte della volontà del medico.

Allora, non restandomi altro, sarò, come fui nel 2005, l'unico pirla del mio Comue a recarmi in municipio a firmare per il Referendum, romperò ancora una volta le scatole a chiunque mi capiti a tiro per convincerlo a votare "Si" (o quantomeno a votare), e mi recherò nel caldo e afoso week-end estivo che sceglieranno per celebrare la consultazione referendaria a fare la mia parte anche per quella maggioranza che non se lo meriterebbe, e che sembra pensare che valga la pena di lottare per un diritto solo quando di quel diritto ci si trova a dover usufruire direttamente.
Io non so se usufruirei del testamento biologico, né della possibilità di ricorrere all'eutanasia se questa ci fosse, ma trattandosi di una possibilità e non di un obbligo mi sembra semplicemente idiota negarsela a priori, e totalmente egoistico e illiberale proibirla a chi la volesse (e qui non c'è nemmeno più il falso problema dell'embrione come terza persona).

2 commenti:

  1. Un post davvero condivisibile.
    In ogni caso, anche in questo caso, come per la legge 40, sarà la Corte costituzionale a far rispettare la nostra Costituzione e i nostri diritti.

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  2. Mi piace il tuo ragionamento. A favore del testamento biologico per una possibilità, per lasciare le persone libere di scegliere.

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