martedì 19 luglio 2011

Chissà che ne pensano Giuliano Ferrara, la Binetti e tutti i soloni che invocano sempre la "contrarietà alla natura" quando si tratta di procedure scientifiche o di libertà individuali invocate da chi non professa il loro credo religioso (o politico): che c'è di "secondo natura" in questo? Dove sta il loro Dio, che avrebbe impiantato due anime senza avere il corrispondente numero di corpi completi?

E com'è che Don Nicolini può affermare "Si può pensare, sperare, in termini suggestivi anche per la fede, che la morte dell’una consenta la vita dell’altra", quando lo stesso ragionamento è respinto rabbiosamente se si tratta di chiedere un'analisi pre-impianto degli embrioni per evitare di partorire un figlio condannato da una malattia cromosomica?

Poi in questi casi invitano a non polemizzare, e a rispettare il dolore della famigli, ecc. ecc.
La verità è che non sopportano di non essere loro a decidere della vita altrui, e ciò di cui si è subito premurato Don Nicolini è di battezzare subito le due bambine.

P.S. Scommettiamo che, diversamente da quanto avvenuto per Welby, non ci saranno riserve a concedere i funerali religiosi al braccio destro di Don Verzè?

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